Per la “carta della sicurezza urbana” Maroni a Parma il 9 giugno


www.comune.como.it, 28 maggio 2008

Lunedì 9
giugno, a Parma, il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, incontrerà i 18
primi cittadini firmatari della Carta della Sicurezza Urbana. Insieme ai
colleghi in rappresentanza di Parma, Verona, Cremona, Pavia, Belluno, Novara,
La Spezia, Alessandria, Padova, Modena, Asti, Lodi, Mantova, Piacenza, Treviso
e Pisa, ci sarà anche il Sindaco di Como, Stefano Bruni. Dieci giorni fa i
primi cittadini delle 18 città hanno inviato allo stesso Ministro dell’Interno,
ed al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, due lettere con le quali
si avanzavano richieste sulla concessione di maggiori poteri ai Comuni così che
possano garantire sicurezza ai propri cittadini al di là delle logiche di
schieramento e si propongono alcuni interventi ritenuti prioritari per
garantirla. "La sensibilità dell’esecutivo cittadino in tema di sicurezza
– rileva il Sindaco, Stefano Bruni – ci consentirà di essere sicuramente
ascoltati dal Governo e di iniziare un proficuo percorso di confronto che
consenta al ruolo del Sindaco di essere più incisivo in materia di sicurezza
urbana".

 

 
www.corriere.it,
21 aprile 2008, di Alessandro Trocino.

L’intervista al ministro dell’Interno in pectore

Maroni: sì alle ronde contro i criminali

«E sugli immigrati clandestini pulizia e polizia»

MILANO — «Ha visto? Anche a Bologna le
fanno. Certo, viste dai Tg, quelle sembrano ronde buone. Ma sono uguali alle
nostre». È il ministro dell’Interno in pectore, Roberto Maroni, a rilanciare la
vecchia idea del Carroccio, la vigilanza dei volontari contro la criminalità.

È questa la strada
seguire?

«Sì. Ho visto con piacere e anche con un po’ di compiacimento che Cofferati ha
istituito di fatto e legalizzato le ronde».

Serve una legge che dia
ai Comuni la legittimità a costituirle?

«Ma no, non serve, le ronde sono già legali. Si fanno già da anni in diverse
città. A Milano, per esempio, ci sono i City Angels».

I compiti di polizia
non dovrebbero essere di competenza delle forze dell’ordine?

«Infatti le ronde
non hanno poteri di polizia giudiziaria, ma di prevenzione ».

Non sono
incostituzionali, come sostiene l’ex procuratore antimafia Pierluigi Vigna?

«Questi sono cavilli, ai quali antepongo la vita delle persone. Quando uno
viene ammazzato, il problema non si risolve più».

C’è un’emergenza
criminalità?

«Sì. Collegata all’immigrazione, spesso clandestina. Prodi ha perso le elezioni
su questo e sulle tasse. Noi le abbiamo vinte sulla sicurezza e sul federalismo
fiscale».

Amato dice che gli
stupri sono diminuiti. E che i patti per la sicurezza nelle città funzionano.

«Ma sono aumentati
gli altri reati. I patti non hanno funzionato bene dappertutto e sono
insufficienti, anche se bisogna proseguire su questa via».

Che provvedimenti
prenderà il governo Berlusconi sulla sicurezza?

«Più rigore contro l’immigrazione clandestina. Serve più pulizia e polizia ».

Non si rischia di
esagerare?

«Non vogliamo militarizzare il territorio, ma controllarlo. Coinvolgendo le
autonomie locali».

Cioè i sindaci.
«Ha visto il patto
siglato dai primi cittadini a Parma? Ecco, quello è l’esempio migliore».

Ora c’è il fenomeno del
sindaco- sceriffo di sinistra.

«Non ci sorprende, abbiamo sempre anticipato i tempi».

Fassino chiede il
dialogo.

«E noi dialogheremo. Altri hanno interposto barriere ideologiche. Dandoci dei
razzisti, degli xenofobi e dei baluba».

È pensabile che il
testo sulla sicurezza venga condiviso anche dalla sinistra?

«La mia
preoccupazione non è avere un ampio consenso, ma trovare le misure adeguate. Se
la sinistra ci sta, bene. Altrimenti abbiamo i numeri per fare da soli».

La Bossi-Fini, si dice,
funziona male. Discrimina gli immigrati che lavorano e non fa andare via i
criminali.

«È un problema
essenzialmente di applicazione. Bisogna attuarla con rigore, come la legge
Biagi».

C’è chi invoca una
Bossi-Bossi.

«No, la legge ha
tutti gli strumenti adeguati per contrastare l’immigrazione clandestina. Semmai
si può aggiornare con le novità intervenute dopo il varo».

L’ingresso dei romeni.
«Esatto. Bisogna
trovare una soluzione per loro.
Con un provvedimento ad hoc, visto che sono comunitari ».

Lusetti vi accusa:
avete aperto voi le frontiere dal 1˚ gennaio 2007 ai comunitari e quindi ai
romeni, a differenza di altre nazioni.

«A Lusetti dico
che la campagna elettorale è finita. Non ci venga a fare la morale».

Ma è vero o no che
avete fatto entrare i romeni?

«È vero che
successivamente alla loro entrata, Prodi non ha messo gli argini necessari. E
ha fatto decadere due decreti sicurezza. È un governo che ha pasticciato,
balbettando su questo tema e dando risposte emotive ».

Veltroni dice che per
voi quando certi episodi accadono a Milano è colpa del governo, quando accadono
a Roma, è colpa del sindaco.

«Non voglio
infierire su uno sconfitto, ma Veltroni ha perso un’altra occasione per stare
zitto. Diciamo che è sempre colpa del governo, ma sono situazioni diverse: in
un’area degradata come quella dove è successo lo stupro a Roma, la
responsabilità è dell’amministrazione».

Rutelli propone il
braccialetto elettronico per le donne.

«Non gli crede
nessuno. Alle donne i braccialetti piacciono, ma Rutelli poteva svegliarsi
prima. Per due anni ha fatto tutto il contrario, ha approvato anche l’indulto.
C’è anche un problema di credibilità».

Castelli dice che i
carcerati sono pochi e devono aumentare.

«Ha ragione. Ma
bisogna agire innanzitutto sul piano della prevenzione. E poi, certo, anche su
quello della certezza della pena».

 

Parma città blindata

     Parma città blindata 

 

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